Malattia di Crohn: sindrome di Stevens-Johnson associata ad Adalimumab


Gli inibitori del TNF-alfa hanno mostrato di essere efficaci nell’induzione della remissione e nel suo mantenimento in numerose condizioni infiammatorie croniche.
Tuttavia questi farmaci sono associati a reazioni avverse, talora gravi.

In circa il 20% dei pazienti, trattati con i bloccanti il TNF-alfa, compaiono eruzioni cutanee.

E’ stato ipotizzato che Adalimumab ( Humira ) per il fatto di essere un anticorpo monoclonale interamente umanizzato, causi minime reazioni cuanee immuno-mediate, rispetto all’anticorpo monoclonale chimerico Infliximab ( Remicade ).

Ricercatori dell’University of Western Australia a Fremantle, hanno segnalato un caso di sindrome di Stevens-Johnson che ha richiesto ospedalizzazione e cessazione del trattamento con Adalimumab in un paziente con malattia di Crohn.

Un uomo di 29 anni con malattia di Crohn colonica e perianale con associato eritema nodoso e estesa artropatia articolare, ha sviluppato grave mucosite, rash periferico, desquamazione, febbre, e sintomi respiratori in concomitanza con una seconda dose di Adalimumab 40 mg dopo una pausa di 2 mesi nel corso della terapia con l’anticorpo monoclonale.

La biopsia cutanea della parete addominale hanno confermato l’eritema multiforme; il paziente non stava assumendo altri farmaci, e sono state escluse eziologie infettive.

Il paziente ha risposto rapidamente al trattamento endovenoso con Idrocortisone e ha iniziato il trattamento con Infliximab ( Remicade ) senza più manifestare la sindrome di Stevens-Johnson.

Reazioni cutanee con desquamazione sono state descritte in 3 antagonisti del TNF-alfa ( Infliximab, Etanercept, e Adalimumab ). ( Xagena2009 )

Salama M, Lawrance IC, World J Gastroenterol 2009;15: 4449-4452


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